mercoledì 26 marzo 2025

PRIMAVERA POLLINI & ALTRE ALLERGIE

 

E’ PRIMAVERA ARRIVANO I POLLINI

L’immunologia è quella scienza che studia tutti i processi di difesa dell’organismo contro l’aggressione o il contatto con sostanze estranee. Una risposta immune avviene ogni volta che un antigene sostanza estranea capace di provocare una risposta immune, viene a contatto con un anticorpo, sostanza che reagisce specificatamente con un antigene 

Qual è la risposta di questa reazione: è quella di eliminare, distruggere, o neutralizzare l’antigene. L’allergologia virgola che è una branca della immunologia, studia specificatamente qu este reazioni che che l’organismo l’organismo manifesta quando viene a contatto con particolari sostanze quali gli allergeni: antigeni capaci di provocare una reazione allergica. Il termine allergia definisce un tra virgolette modo diverso di reagire inteso nei termini di ipersensibilità. 

Il significato di allergia deve essere inteso esclusivamente nel senso di iperattività immunitaria specifica verso sostanze, innocuo per soggetti normali, le quali determina nei soggetti divenuti reattivi, specifiche reazioni immunitarie, responsabili delle manifestazioni cliniche. Nella allergia vi è soltanto un aumento della normale sensibilità ad una sostanza che è ben differenziata ed alterata da quella normale. 

Le malattie allergiche sono notevolmente frequenti ed in continuo aumento probabilmente in rapporto ai fattori ambientali come ad esempio per le allergie da pollini che risentono del riscaldamento globale. Infatti la primavera risente molto dal riscaldamento globale, bastano solo 10 giorni di mancanza di gelate d’inverno per allungare di oltre un mese la stagione dei pollini. 

Si ha un anticipo di circa due settimane della primavera e quindi della fioritura e della produzione dei pollini che vengono trasportati dal vento e quindi inalati. L'allungamento del Vento e conseguente durata della produzione di polline, più o meno dello stesso periodo per l’autunno.

Quindi sono periodi in cui si hanno sintomi decisamente spiacevoli come naso che cola, occhi rossi, infiammazione, starnuti, conseguenze dovute alla presenza nell’aria di pollini che causano appunto queste allergie e che colpiscono una vasta fetta di persone.

Si parla in Italia di circa 10 milioni di italiani che ne soffrono e in particolare colpisce i  bambini asmatici e gli anziani particolarmente sensibili o con problemi respiratori. Allora l’aumento della temperatura e la mancanza di giornate senza gelo, fenomeno sopra citato di riscaldamento climatico, provoca uno stravolgimento del calendario dei pollini.  

Le piante con temperature calde, crescono e rilasciano i pollini che provocano allergie, che si prolungano non solo in primavera ma anche in autunno con l’effetto di un aumento complessivo della durata della stagione dei pollini di oltre un mese e mezzo. Le malattie allergiche, (comprendono anche l’asma) sono la patologia più comune e in continuo aumento. Il dibattito sulle cause di questo continuo incremento delle allergopatie è sicuramente aperto a vari ipotesi interpretative 

Difatti i fattori sono l’inquinamento ambientale, che aggrava i sintomi allergici ed aumenta la risposta immunitaria l’Ozono, che determina la comparsa di sintomi respiratori a livello bronchiale, il traffico urbano soprattutto dei grandi centri a causa del rilascio del particolato nelle automobili sia diesel che a benzina, lo smog ecc. ecc. 

Esiste una chiara correlazione tra gradi di esposizione allergenica e sviluppo di sensibilizzazione. Infatti molti studi hanno evidenziato che alti livelli di allergeni inducono una elevata prevalenza di soggetti sensibilizzati come ad esempio dagli acari (dermatofagoidi) o acari derivanti dalla la presenza di animali domestici in casa (forfora, peli di cani e di gatti) che sono responsabili dell’incremento di queste malattie allergologiche. 

Altri fattori sono il fumo di tabacco che determina lo sviluppo di allergie con sintomi respiratori, l’inquinamento domestico caratterizzato da un ambiente chiuso con tasso di umidità elevato, condizioni che favoriscono il ristagno di inquinanti legate al fumo alle cucine a gas eccetera. 

In allergeni domestici lo stile di vita dovuta alle molte ore trascorse in ambienti più o meno confinati che sono spesso inquinati e con alti livelli di allergie. 

Altri fattori sono quelli personali, la nutrizione soprattutto, dove vari fattori alimentari possono favorire lo sviluppo di allergie quale l’assunzione di cibi ultra processati, additivi, scarso consumo di vitamine, acidi grassi insaturi scarso utilizzo della dieta mediterranea.

Gli allergeni possono essere classificata in maniera diversa a seconda della loro origine:

Allergeni da inalazione: i pollini, i dermatofagoidi ed altri parassiti presenti nelle polveri ambientali derivati da origine animale, forfora, peli eccetera, spore fungine più raramente anche da farmaci che possono raggiungere l’organismo per via  inalatoria ad esempio per via aerosolica. Gli allergeni da inalazione, danno luogo nella grandissima maggioranza dei casi, a manifestazione clinica a carico delle vie respiratorie soprattutto rinite allergica (naso che cola) ed asma bronchiale.

Allergene da ingestione :alimenti di origine animale o vegetale sostanze chimiche diverse e farmaci. Gli alimenti che provocano più frequentemente manifestazioni a carico della cute e delle mucose come a orticaria o angioedema, ma possono dar luogo anche a sindromi gastrointestinali, respiratori o a  carico di altri apparati. 

Analogamente i farmaci, che oltre a condizioni morbose e sistemi, che possono causare shock allergico, od anche dar luogo a manifestazioni cliniche più varie soprattutto cutanee  eruzioni ponfoidi, eritematose, papule, respiratorie come sindromi bronco-asmatiche, rinite allergica ed ematologiche come immunocitopenie.

 Allergeni da iniezione e da puntura sono manifestazioni allergiche determinate dalla somministrazione di farmaci per via intramuscolare, o da quelle prodotte da punture di insetti come api e vespe e calabroni ,possono dar luogo a reazione locale generale anche di tipo di shock dovuta a sensibilizzare alle varie sostanze allergeniche presenti nei veleni stessi in particolare a soggetti esposti per motivi professionali come apicultori, e agricoltori.

Allergeni da contatto: sono sostanze chimiche diverse come cosmetici ,farmaci per uso topico, sostanze di origine vegetali, metalli come nichel che è presente in bigiotteria o in protesi (ginocchio, anca....)

LA POLLINOSI

Le pollinosi sono prevalenti sono dovute alle GRAMINACEE, PARIETARIA (Mix erbe), CIPRESSO,OLIVO,BETULLACEE,NOCCIOLO (Corylacae) COMPOSITE.

Tenendo conto della stagionalità dei pollini si hanno pollinosi pre-primaverili, primaverili-estive, estivo-autunnali. Le graminacee r la Parietaria (erba dei muri abbandonati) sono le più diffuse e posso esistere da in mono sensibilizzazione o associa in poli sensibilizzazione  insieme o con pollini arborei .L’olivo soprattutto nelle zone meridionali e insieme alla Parietaria, ha un periodo che inizia nel mese di Marzo e dura fino all’autunno.

ACARI

Gli Acari della polvere causano asma bronchiale e sono i Dermatophagoides (D1) sono presenti nei materassi di lana, (non in quelli di lattice) e si nutrono di scaglie di pelle morta, di residui alimentari.

Dermatophagoydes farinae(D2) acaro della farina, Dermatophagoydes microceras. Questi acari si trovano nei tappeti,nei tendaggi e dove c’è molta polvere.Chi ha una allergia agli acari deve eliminare i tappeti e i tendaggi e i materassi di lana. 

Altro tipo di acari da tenere particolarmente attenzionato è l’ARGAS REFLEXUS (la Zecca del Piccione) che ha un alto potere allergenico, che può  causare uno shock nei soggetti che subiscono diverse punture, sono molto resistenti e si stanno diffondendo visto l’alto numero di piccioni che circolano nei nostri paesi.

MICETI

I Miceti sono i funghi, nell’allergia da funghi l’allergene può essere la spora, l’antigene fungino presente nell’alimento, il fungo presente nel corpo come la Candida albicans. Nelle malattie respiratori il fungo ASPERGILLUS provoca l’Aspergillosi broncopolmonare allergica.

ALIMENTI

Le allergie alimentari si manifestano con ipersensibilità mediata-gastrointestinale ovvero Gastroenterite oppure l’alimento provoca la sindrome allergica orale (gonfiore delle labbra).

Manifestazioni cutanee tipica dell’Orticaria ed angioedema. Dermatite Atopica.

Manifestazione Respiratorie: Broncospasmo acuto, Asma (può presentarsi il rischio di anafilassi).

ALLERGENI DA CONTATTO

Le sostanze che possono dare allergie sono numerose e danno dermatite allergiche, vi sono metalli come il NICHEL,CROMO, Cosmetici, Fibre Tessili (Poliestere, lana). Detersivi, Farmaci per uso topico, Sostanze Vegetali.

ESAMI DEL SANGUE

DOSAGGIO DELLE IgE Totali (Prist)

Questo prelievo del sangue dosa la quantità di anticorpi IgE presenti nel siero di una persona allergica.

DOSAGGIO DELLE IgE Specifiche (Rast)

Il dosaggio delle IgE specifiche nel sangue permette di individuare e dosare l’allergene di un determinato presente nell’alimento. Vi sono alimenti che hanno allergeni che sono molto reattivi ad esempio latte, farina, pomodori, crostacei, pesce, fragole, ecc).

INTOLLERANZE ALIMENTARI: Dosaggio delle IgG degli alimenti.generalmente 102

 

domenica 23 marzo 2025

E’ POSSIBILE PREVEDERE CON UN SEMPLICE PRELIEVO DI SANGUE IL DIABETE?


 

La risposta è sì !

Infatti nel 1985 Fu pubblicato un lavoro scientifico dove attraverso una formula matematica si stimava la sensibilità all’insulina e alla funzione delle cellule beta del pancreas su due semplici esami del sangue . il dosaggio dell’insulina è il dosaggio della glicemia. L’esame è Homa Index, che calcola l’insulino- resistenza con una formula matematica e sempre con una formula matematica la percentuale del funzionamento delle cellule beta del pancreas. Quindi un qualsiasi laboratorio può calcolare applicando queste formule al dosaggio delle dell’ormone insulina e della glicemia ovviamente sempre prelevati da campioni che, abbiano almeno 12 ore di digiuno, calcolare la probabilità che un individuo possa contrarre nel tempo il diabete , malattia subdola capace di provocare danni irreversibili ai soggetti che corrono il rischio di ammalarsi ai reni ,al cuore causando infarti o ischemie cerebrali ovvero ictus. Qualcuno potrebbe obiettare che il dato può essere non troppo attendibile perché è dipendente anche da una funzione matematica, questo non è del tutto sbagliato, ma il suo utilizzo è economico e facilmente praticabile.L’ideale sarebbe quello che si definisce si definisce Clamp eugenenetico. Questa ricerca è utilizzata per ora,solo in ambito scientifico perché è una ricerca complessa per cui è opportuno utilizzare l’Homa Index sia per l’insulino resistenza e sia per il funzionamento delle cellule Beta del pancreas

HOMA INDEX- Beta :calcola la percentuale di funzionamento delle cellule beta del pancreas.

Le cellule beta del pancreas sono quelle che producono l’insulina che è un ormone che gioca un ruolo importante nella gestione della quantità di zucchero nel sangue quella che viene definita glicemia. Lo zucchero è presente nel cibo come pasta pane, frutta dolci ,i i legumi, cereali ecc ecc ,gli zuccheri a loro volta si dividono in zuccheri semplici e zuccheri complessi . Cosa succede quando con la dieta introduciamo gli zuccheri. Il cibo come dicevano i nostri avi ”Prima digestio fit in ore” che significa che la digestione inizia nella bocca. Infatti il cibo deve essere digerito che significa deve essere scomposto nei suoi costituenti e la digestione inizia nella bocca grazie ad una “sega chimica “contenuta nella saliva che si chiama amilasi salivare che svolge la funzione di separare lo zucchero nei suoi componenti semplici , infatti se prendiamo delle zollette di zucchero e le mettiamo in bocca lo zucchero si scioglie e questo è dovuto a questa sostanza chiamata amilasi salivare che scompone lo zucchero nei suoi componenti semplici per essere poi inviati nel circolo sanguigno .La quantità di zucchero presente nel sangue è quella che noi definiamo glicemia, gli zuccheri complessi invece vengono frammentati smontati e scomposti nell’intestino.L’intestino quindi provvede ad assorbirli  e qui scatta un meccanismo di avviso al pancreas a cui si dice che cè un’urgente bisogno di una sostanza,che si chiama insulina, che viene appunto sintetizzata e prodotta dalle cellule chiamate beta del pancreas, la cui funzione  è quella di far penetrare lo zucchero nelle cellule di tutto il corpo, e soprattutto nei muscoli ,in modo che attraverso procedimenti complessi questo zucchero ,che possiamo semplicemente definire come un carburante serve nel laboratorio chimico della cellula, rappresentato da piccoli organuli chiamati mitocondri a produrre energia. L’insulina dopo aver svolto il il primo meccanismo di portare zuccheri nelle cellule, deve trasportare la parte in eccesso degli zuccheri non utilizzate dalle cellule nel fegato dove ci sono dei silos di immagazzinamento e che in caso di necessità vengono distribuiti a chi ne fa richiesta o c’è necessità di utilizzo. Il fegato ,oltre ad essere un filtro è anche un organo di riserva degli zuccheri nel nostro organismo. Cosa succede quindi se lo zucchero diminuisce nel sangue contemporaneamente anche all’insulina ,se una persona è sana avviene tutto ciò e la persona sta bene in salute .Se una persona ha uno stile di vita non corretto ovvero eccesso di cibo ,di grassi,di zuccheri, alimenti super processati,sedentarietà o poco movimento tutti questi elementi sono classificati come fattori di rischio perché col passare del tempo l’individuo diventa” insulino- resistente “ che significa che col passare del tempo il corpo richiede sempre più insulina per riuscire a smaltire la quantità elevata di zucchero sempre presente nel circolo sanguigno. Le cellule non ce la fanno a reggere allo smaltimento del dello zucchero e dell’insulina e diventano quindi resistenti all’azione dell’insulina diventando così un pericoloso circolo vizioso . Quindi il pancreas non è capace più di ridurre la quantità di zuccheri e la glicemia continua a salire e si passa ad una evoluzione di una malattia chiamata pre – diabete nelle fasi iniziali e diabete di tipo due in quella conclamata. Tra i maggiori fattori di rischio ci sono la familiarità un parente ad esempio con diabete oppure nonni , zii, fratelli eccetera ,il sovrappeso , la sedentarietà, la dieta ricca di grassi e zuccheri  come sopracitato, l’obesità. Per prevedere la possibilità che un soggetto possa contrarre il diabete bisogna dosare l’Homa Index che attraverso il dosaggio dell’insulina e della glicemia a digiuno. I valori che non devono superare i 2,5 un valore inferiore indica che non cè rischio di diabete Un valore superiore invece il rischio aumenta l’aumentare di questo valore oltre oltre i 2 5.I due esami sono

HOMA INDEX -IR per l’isulino resistenza

HOMA INDEX-Beta calcolo della percentuale di funzionamento delle cellule Beta

Dott Pasquale Verzicco

Laboratorio Analisi Cliniche Verzicco srl

Via Scoglio di Quarto 13

76017 San Ferdinando di Puglia (BT)

Per contatti 0883258246 cell 3401099155

 Email:  labanalisiverzicco@libero.it

 La scienza è di tutti, è una cosa estremamente democratica, ed è bello che tutti ne possano fruire. 

sabato 22 marzo 2025

Il problema del diabete in Italia



Roma, 6 marzo 2025 (Agenbio) – In Italia quattro milioni di persone soffrono di diabete. Per questo motivo è stata lanciata una campagna internazionale di sensibilizzazione finalizzata a costruire un linguaggio più consapevole e meno offensivo.

Si chiama ‘Oltre il pregiudizio’ ed è stata promossa da Abbott a livello mondiale. Per quanto riguarda l’Italia, è stata presentata nella Capitale con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma. In città è spuntata un’installazione, un labirinto in pieno centro a due passi dal Parlamento, per ricordare quanto sia pesante lo stigma che accompagna chi ha il diabete.

 Quasi il 70% degli intervistati nella ricerca dichiara che esiste uno stigma, appunto, associato al diabete. E il 40% dice di aver saltato le visite mediche a causa di questo pregiudizio e della vergogna.

 Diventa indispensabile conoscere le parole da utilizzare e quelle da non utilizzare nei confronti di chi combatte questa battaglia, al fine di incoraggiare e non abbattere.

 Frasi come “Che cosa può farti un dolcetto?”, oppure “Solo a guardare mi viene il diabete” sono apparentemente innocue ma possono in realtà fare molto male. (Agenbio)

La scienza è di tutti, è una cosa estremamente democratica, ed è bello che tutti ne possano fruire. 


Perché il COLESTEROLO ha in antipatia il cuore

Il colesterolo, depositandosi sulla parete interna delle arterie e in particolare, delle arterie del cuore determina, la formazione della pl...