domenica 23 marzo 2025

E’ POSSIBILE PREVEDERE CON UN SEMPLICE PRELIEVO DI SANGUE IL DIABETE?


 

La risposta è sì !

Infatti nel 1985 Fu pubblicato un lavoro scientifico dove attraverso una formula matematica si stimava la sensibilità all’insulina e alla funzione delle cellule beta del pancreas su due semplici esami del sangue . il dosaggio dell’insulina è il dosaggio della glicemia. L’esame è Homa Index, che calcola l’insulino- resistenza con una formula matematica e sempre con una formula matematica la percentuale del funzionamento delle cellule beta del pancreas. Quindi un qualsiasi laboratorio può calcolare applicando queste formule al dosaggio delle dell’ormone insulina e della glicemia ovviamente sempre prelevati da campioni che, abbiano almeno 12 ore di digiuno, calcolare la probabilità che un individuo possa contrarre nel tempo il diabete , malattia subdola capace di provocare danni irreversibili ai soggetti che corrono il rischio di ammalarsi ai reni ,al cuore causando infarti o ischemie cerebrali ovvero ictus. Qualcuno potrebbe obiettare che il dato può essere non troppo attendibile perché è dipendente anche da una funzione matematica, questo non è del tutto sbagliato, ma il suo utilizzo è economico e facilmente praticabile.L’ideale sarebbe quello che si definisce si definisce Clamp eugenenetico. Questa ricerca è utilizzata per ora,solo in ambito scientifico perché è una ricerca complessa per cui è opportuno utilizzare l’Homa Index sia per l’insulino resistenza e sia per il funzionamento delle cellule Beta del pancreas

HOMA INDEX- Beta :calcola la percentuale di funzionamento delle cellule beta del pancreas.

Le cellule beta del pancreas sono quelle che producono l’insulina che è un ormone che gioca un ruolo importante nella gestione della quantità di zucchero nel sangue quella che viene definita glicemia. Lo zucchero è presente nel cibo come pasta pane, frutta dolci ,i i legumi, cereali ecc ecc ,gli zuccheri a loro volta si dividono in zuccheri semplici e zuccheri complessi . Cosa succede quando con la dieta introduciamo gli zuccheri. Il cibo come dicevano i nostri avi ”Prima digestio fit in ore” che significa che la digestione inizia nella bocca. Infatti il cibo deve essere digerito che significa deve essere scomposto nei suoi costituenti e la digestione inizia nella bocca grazie ad una “sega chimica “contenuta nella saliva che si chiama amilasi salivare che svolge la funzione di separare lo zucchero nei suoi componenti semplici , infatti se prendiamo delle zollette di zucchero e le mettiamo in bocca lo zucchero si scioglie e questo è dovuto a questa sostanza chiamata amilasi salivare che scompone lo zucchero nei suoi componenti semplici per essere poi inviati nel circolo sanguigno .La quantità di zucchero presente nel sangue è quella che noi definiamo glicemia, gli zuccheri complessi invece vengono frammentati smontati e scomposti nell’intestino.L’intestino quindi provvede ad assorbirli  e qui scatta un meccanismo di avviso al pancreas a cui si dice che cè un’urgente bisogno di una sostanza,che si chiama insulina, che viene appunto sintetizzata e prodotta dalle cellule chiamate beta del pancreas, la cui funzione  è quella di far penetrare lo zucchero nelle cellule di tutto il corpo, e soprattutto nei muscoli ,in modo che attraverso procedimenti complessi questo zucchero ,che possiamo semplicemente definire come un carburante serve nel laboratorio chimico della cellula, rappresentato da piccoli organuli chiamati mitocondri a produrre energia. L’insulina dopo aver svolto il il primo meccanismo di portare zuccheri nelle cellule, deve trasportare la parte in eccesso degli zuccheri non utilizzate dalle cellule nel fegato dove ci sono dei silos di immagazzinamento e che in caso di necessità vengono distribuiti a chi ne fa richiesta o c’è necessità di utilizzo. Il fegato ,oltre ad essere un filtro è anche un organo di riserva degli zuccheri nel nostro organismo. Cosa succede quindi se lo zucchero diminuisce nel sangue contemporaneamente anche all’insulina ,se una persona è sana avviene tutto ciò e la persona sta bene in salute .Se una persona ha uno stile di vita non corretto ovvero eccesso di cibo ,di grassi,di zuccheri, alimenti super processati,sedentarietà o poco movimento tutti questi elementi sono classificati come fattori di rischio perché col passare del tempo l’individuo diventa” insulino- resistente “ che significa che col passare del tempo il corpo richiede sempre più insulina per riuscire a smaltire la quantità elevata di zucchero sempre presente nel circolo sanguigno. Le cellule non ce la fanno a reggere allo smaltimento del dello zucchero e dell’insulina e diventano quindi resistenti all’azione dell’insulina diventando così un pericoloso circolo vizioso . Quindi il pancreas non è capace più di ridurre la quantità di zuccheri e la glicemia continua a salire e si passa ad una evoluzione di una malattia chiamata pre – diabete nelle fasi iniziali e diabete di tipo due in quella conclamata. Tra i maggiori fattori di rischio ci sono la familiarità un parente ad esempio con diabete oppure nonni , zii, fratelli eccetera ,il sovrappeso , la sedentarietà, la dieta ricca di grassi e zuccheri  come sopracitato, l’obesità. Per prevedere la possibilità che un soggetto possa contrarre il diabete bisogna dosare l’Homa Index che attraverso il dosaggio dell’insulina e della glicemia a digiuno. I valori che non devono superare i 2,5 un valore inferiore indica che non cè rischio di diabete Un valore superiore invece il rischio aumenta l’aumentare di questo valore oltre oltre i 2 5.I due esami sono

HOMA INDEX -IR per l’isulino resistenza

HOMA INDEX-Beta calcolo della percentuale di funzionamento delle cellule Beta

Dott Pasquale Verzicco

Laboratorio Analisi Cliniche Verzicco srl

Via Scoglio di Quarto 13

76017 San Ferdinando di Puglia (BT)

Per contatti 0883258246 cell 3401099155

 Email:  labanalisiverzicco@libero.it

 La scienza è di tutti, è una cosa estremamente democratica, ed è bello che tutti ne possano fruire. 

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