La risposta è sì !
Infatti nel 1985 Fu pubblicato un
lavoro scientifico dove attraverso una formula matematica si stimava la
sensibilità all’insulina e alla funzione delle cellule beta del pancreas su due
semplici esami del sangue . il dosaggio dell’insulina è il dosaggio della
glicemia. L’esame è Homa Index, che calcola l’insulino- resistenza con una
formula matematica e sempre con una formula matematica la percentuale del
funzionamento delle cellule beta del pancreas. Quindi un qualsiasi laboratorio
può calcolare applicando queste formule al dosaggio delle dell’ormone insulina
e della glicemia ovviamente sempre prelevati da campioni che, abbiano almeno 12
ore di digiuno, calcolare la probabilità che un individuo possa contrarre nel
tempo il diabete , malattia subdola capace di provocare danni irreversibili ai
soggetti che corrono il rischio di ammalarsi ai reni ,al cuore causando infarti
o ischemie cerebrali ovvero ictus. Qualcuno potrebbe obiettare che il dato può
essere non troppo attendibile perché è dipendente anche da una funzione
matematica, questo non è del tutto sbagliato, ma il suo utilizzo è economico e
facilmente praticabile.L’ideale sarebbe quello che si definisce si definisce
Clamp eugenenetico. Questa ricerca è utilizzata per ora,solo in ambito
scientifico perché è una ricerca complessa per cui è opportuno utilizzare
l’Homa Index sia per l’insulino resistenza e sia per il funzionamento delle
cellule Beta del pancreas
HOMA INDEX- Beta :calcola la
percentuale di funzionamento delle cellule beta del pancreas.
Le cellule beta del pancreas sono
quelle che producono l’insulina che è un ormone che gioca un ruolo importante
nella gestione della quantità di zucchero nel sangue quella che viene definita
glicemia. Lo zucchero è presente nel cibo come pasta pane, frutta dolci ,i i
legumi, cereali ecc ecc ,gli zuccheri a loro volta si dividono in zuccheri
semplici e zuccheri complessi . Cosa succede quando con la dieta introduciamo
gli zuccheri. Il cibo come dicevano i nostri avi ”Prima digestio fit in ore”
che significa che la digestione inizia nella bocca. Infatti il cibo deve essere
digerito che significa deve essere scomposto nei suoi costituenti e la
digestione inizia nella bocca grazie ad una “sega chimica “contenuta nella
saliva che si chiama amilasi salivare che svolge la funzione di separare lo
zucchero nei suoi componenti semplici , infatti se prendiamo delle zollette di
zucchero e le mettiamo in bocca lo zucchero si scioglie e questo è dovuto a
questa sostanza chiamata amilasi salivare che scompone lo zucchero nei suoi
componenti semplici per essere poi inviati nel circolo sanguigno .La quantità
di zucchero presente nel sangue è quella che noi definiamo glicemia, gli
zuccheri complessi invece vengono frammentati smontati e scomposti
nell’intestino.L’intestino quindi provvede ad assorbirli e qui scatta un meccanismo di avviso al
pancreas a cui si dice che cè un’urgente bisogno di una sostanza,che si chiama
insulina, che viene appunto sintetizzata e prodotta dalle cellule chiamate beta
del pancreas, la cui funzione è quella
di far penetrare lo zucchero nelle cellule di tutto il corpo, e soprattutto nei
muscoli ,in modo che attraverso procedimenti complessi questo zucchero ,che
possiamo semplicemente definire come un carburante serve nel laboratorio
chimico della cellula, rappresentato da piccoli organuli chiamati mitocondri a
produrre energia. L’insulina dopo aver svolto il il primo meccanismo di portare
zuccheri nelle cellule, deve trasportare la parte in eccesso degli zuccheri non
utilizzate dalle cellule nel fegato dove ci sono dei silos di immagazzinamento
e che in caso di necessità vengono distribuiti a chi ne fa richiesta o c’è
necessità di utilizzo. Il fegato ,oltre ad essere un filtro è anche un organo
di riserva degli zuccheri nel nostro organismo. Cosa succede quindi se lo
zucchero diminuisce nel sangue contemporaneamente anche all’insulina ,se una
persona è sana avviene tutto ciò e la persona sta bene in salute .Se una
persona ha uno stile di vita non corretto ovvero eccesso di cibo ,di grassi,di zuccheri, alimenti super processati,sedentarietà o poco movimento tutti questi
elementi sono classificati come fattori di rischio perché col passare del tempo
l’individuo diventa” insulino- resistente “ che significa che col passare del
tempo il corpo richiede sempre più insulina per riuscire a smaltire la quantità
elevata di zucchero sempre presente nel circolo sanguigno. Le cellule non ce la
fanno a reggere allo smaltimento del dello zucchero e dell’insulina e diventano
quindi resistenti all’azione dell’insulina diventando così un pericoloso
circolo vizioso . Quindi il pancreas non è capace più di ridurre la quantità di
zuccheri e la glicemia continua a salire e si passa ad una evoluzione di una
malattia chiamata pre – diabete nelle fasi iniziali e diabete di tipo due in
quella conclamata. Tra i maggiori fattori di rischio ci sono la familiarità un
parente ad esempio con diabete oppure nonni , zii, fratelli eccetera ,il
sovrappeso , la sedentarietà, la dieta ricca di grassi e zuccheri come sopracitato, l’obesità. Per prevedere la
possibilità che un soggetto possa contrarre il diabete bisogna dosare l’Homa
Index che attraverso il dosaggio dell’insulina e della glicemia a digiuno. I
valori che non devono superare i 2,5 un valore inferiore indica che non cè
rischio di diabete Un valore superiore invece il rischio aumenta l’aumentare di
questo valore oltre oltre i 2 5.I due esami sono
HOMA INDEX -IR per l’isulino
resistenza
HOMA INDEX-Beta calcolo della
percentuale di funzionamento delle cellule Beta
Dott Pasquale Verzicco
Laboratorio Analisi Cliniche
Verzicco srl
Via Scoglio di Quarto 13
76017 San Ferdinando di Puglia
(BT)
Per contatti 0883258246 cell
3401099155
Email: labanalisiverzicco@libero.it
La scienza è di tutti, è
una cosa estremamente democratica, ed è bello che tutti ne possano fruire.
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