“Cantami o diva della secolar pianta dell'ulivo della coratina” -
Così il sommo poeta invocò la musa dopo aver assaporato su una fetta di buon pane "bruschettato" intinto di oro verde di olio della coratina.
Nelle diverse varietà nel panorama delle olive pugliesi, le cultivar di ulivi distribuiti geograficamente dal Gargano al Salento nelle sei province tutte con cultivar diverse e oli diversi. Basti pensare dal Nord Barese (Andria, Corato, Bisceglie, Trani, Barletta, San Ferdinando Di Puglia, Cerignola, Ortanova, fino a Foggia) oltre l'80% dell'olio prodotto è Extravergine il cui acronimo è EVO (Extra Vergin Oil).
L'oliva coratina prende il nome dalla città di Corato, un paese in provincia di Bari la cui origine è molto antica.
L'origine della pianta dell'ulivo oléa europea è l'oleastro i primi rilevamenti fossili datano a qualche millennio di anni fa l'origine della pianta uno storico greco Erodoto riteneva che solo ad Atene e nessun altro posto ci fossero gli ulivi.
Secondo la mitologia greca fu la dea Atena a piantare il primo ulivo albero che avrebbe dato col suo succo a tutti gli uomini un succo meraviglioso per i Greci. Infatti l'ulivo era una pianta sacra a tal punto che se qualcuno lo sradicava o lo danneggiava era punito con l'esilio.
Nel neolitico siamo a 5000 anni a. C. si trovano in terra di Puglia nei paesi di Torre a mare e sud di Brindisi le piante le prime piante di ulivo che attestano che già a quell'epoca si coltivavano e già da allora l'alimento era di importanza fondamentale per gli uomini della Puglia.
Alcuni ritrovamenti sono stati fatti per dei reperti con scene di raccolta e produzione di olive su alcune monete che raffigurano foglie e rami d'ulivo, monete coniate a Messina Taranto e Crotone.
I Romani facevano largo uso di olio, perché avevano imparato a utilizzarlo per la cura del corpo, uomini, donne, grandi, piccini, malati e sani tutti usavano l'olio anche diverse volte al giorno; veniva utilizzato come detergente o come unguento facendo degli infusi con foglie di fiori o di piante profumate. L'olio era anche utilizzato anche come mezzo di illuminazione per lampade e lucerne e di questo si ha testimonianza di navi affondate nei mari del Mediterraneo.
I Latini dicevano "olia prima omnium arbrum est" l'ulivo è il primo di tutti gli alberi. Uno dei più grandi esperti dell'agricoltura di quei tempi un certo Columella, coniò questa frase, anche la Bibbia una delle fonti più antiche ci parla dell'esistenza dell'ulivo nella Genesi. Infatti si narra che Noè approdato sul Monte Arat dopo il diluvio universale, fece uscire dall'arca una colomba che tornò a lui sul far della Sera con un ramoscello di ulivo in bocca nel becco.
Tucilide altro storico greco, addirittura ci dice che i popoli del Mediterraneo cominciarono ad uscire dalla barbarie quando cominciarono a coltivare l'ulivo e la vite.
L'ulivo è stato introdotto a partire dall'ottavo secolo a.C. con la colonizzazione greca dell'Italia meridionale in quella zona chiamata Magna Grecia e che saranno poi i romani a divulgare e a diffondere in tutto l'impero la coltivazione dell'ulivo il quale finirà di assumere un ruolo sempre più importante per l'economia dell'impero.
La Puglia è la prima Regione come numero di piante e come produzione di olio in Italia.
Nel prossimo articolo si parlerà di cosa ha di ha di speciale l’oliva coratina.