giovedì 29 maggio 2025

L'oliva "Coratina" e la sua storia


 “Cantami o diva della secolar pianta dell'ulivo della coratina” - 

Così il sommo poeta invocò la musa dopo aver assaporato su una fetta di buon pane "bruschettato" intinto di oro verde di olio della coratina.

Nelle diverse varietà nel panorama delle olive pugliesi, le cultivar di ulivi distribuiti geograficamente dal Gargano al Salento nelle sei province tutte con cultivar diverse e oli diversi. Basti pensare dal Nord Barese (Andria, Corato, Bisceglie, Trani, Barletta, San Ferdinando Di Puglia, Cerignola, Ortanova, fino a Foggia) oltre  l'80% dell'olio prodotto è Extravergine il cui acronimo è EVO (Extra Vergin Oil).

L'oliva coratina prende il nome dalla città di Corato, un paese in provincia di Bari la cui origine è molto antica.

L'origine della pianta dell'ulivo oléa europea è l'oleastro i primi rilevamenti fossili datano a qualche millennio di anni fa l'origine della pianta uno storico greco Erodoto riteneva che solo ad Atene e nessun altro posto ci fossero gli ulivi.

Secondo la mitologia greca fu la dea Atena a piantare il primo ulivo albero che avrebbe dato col suo succo a tutti gli uomini un succo meraviglioso per i Greci. Infatti l'ulivo era una pianta sacra a tal punto che se qualcuno lo sradicava o lo danneggiava era punito con l'esilio.

Nel neolitico siamo a 5000 anni a. C. si trovano in terra di Puglia nei paesi di Torre a mare e sud di Brindisi le piante le prime piante di ulivo che attestano che già a quell'epoca si coltivavano e già da allora l'alimento era di importanza fondamentale per gli uomini della Puglia.

Alcuni ritrovamenti sono stati fatti per dei reperti con scene di raccolta e produzione di olive su alcune monete che raffigurano foglie e rami d'ulivo, monete coniate a Messina Taranto e Crotone.

I Romani facevano largo uso di olio, perché avevano imparato a utilizzarlo per la cura del corpo, uomini, donne, grandi, piccini, malati e sani tutti usavano l'olio anche diverse volte al giorno; veniva utilizzato come detergente o come unguento facendo degli infusi con foglie di fiori o di piante profumate. L'olio era anche utilizzato anche come mezzo di illuminazione per lampade e lucerne e di questo si ha testimonianza di navi affondate nei mari del Mediterraneo.

I Latini dicevano "olia prima omnium arbrum est" l'ulivo è il primo di tutti gli alberi. Uno dei più grandi esperti dell'agricoltura di quei tempi un certo Columella, coniò questa frase, anche la Bibbia una delle fonti più antiche ci parla dell'esistenza dell'ulivo nella Genesi. Infatti si narra che Noè approdato sul Monte Arat dopo il diluvio universale, fece uscire dall'arca una colomba che tornò a lui sul far della Sera con un ramoscello di ulivo in bocca nel becco.

Tucilide altro storico greco, addirittura ci dice che i popoli del Mediterraneo cominciarono ad uscire dalla barbarie quando cominciarono a coltivare l'ulivo e la vite.

L'ulivo è stato introdotto a partire dall'ottavo secolo a.C. con la colonizzazione greca dell'Italia meridionale in quella zona chiamata Magna Grecia e che saranno poi i romani a divulgare e a diffondere in tutto l'impero la coltivazione dell'ulivo il quale finirà di assumere un ruolo sempre più importante per l'economia dell'impero.

La Puglia è la prima Regione come numero di piante e come produzione di olio in Italia.

Nel prossimo articolo si parlerà di cosa ha di ha di speciale l’oliva coratina.

lunedì 12 maggio 2025

Le Nuove Frontiere della Medicina: Scienze Omiche


 

Le scienze “omiche” (termine di origine sanscrito “om” che significa completezza e pienezza,) sono discipline che utilizzano tecnologie di analisi con produzione di notevole numero di dati di diverse discipline che sono: la “Genomica” questo termine è stato usato negli anni ottanta del secolo scorso, che utilizza tecnologie per studiare il genoma cioè il sistema dei geni presenti nella molecola della vita che è il DNA. 

Questo termine è stato utilizzato da Hans Winkler la prima volta nel 1920 fondendo il termine gene e il suffisso oma da om. Quindi Genoma rappresenta l’insieme dei geni di un individuo e la genomica e la scienza che studia e misura il sistema dei geni. Il primo sequenziamento completo del genoma avvenne nel 1995 per opera di un gruppo di scienziati (Fleischmann, Adams,White) che scoprirono e sequenziarono il genoma di un virus, l’Haemophilus Influenzae.

Nasce così l’era del sequenziamento completo della molecola della vita ossia il DNA (Acido Desossi Ribonucleico).Si pensava in un primo tempo che ci sarebbero voluti molti anni per il sequenziamento completo ma l’evolversi della tecnologia informatica e dei computer ultra veloci e il contemporaneo, miglioramento dei supporti informatici, si sono ottenute misurazioni di un enorme numero di specie molecolari presenti nella cellula, che hanno permesso di comprendere il funzionamento di un sistema biologico. 

È avvenuta una vera rivoluzione, si è rapidamente compreso che la sequenza genica del DNA di un organismo non è sufficiente da sola per comprendere come funziona un organismo vivente, può solo indicare la probabilità che possa funzionare in determinato modo, perché non tiene conto degli effetti dell’interazione con l’ambiente circostante nel suo complesso. Su questa base, cambia la visione del sistema vivente che deve ora considerare un flusso unidirezionale tra un gene, un trascritto, una proteina, un metabolita, quindi livelli diversi,” e l’ambiente esterno.

Oltre il Genoma sono stati definiti altri termini il Trascrittoma (l’insieme degli RNA messaggeri cje all’interno di una cellula riportano l’informazione che registrano nel nucleo dal DNA che non può uscire dal nucleo così mentre l’RNA messaggero lo può fare e dare così le istruzioni ad esempio per sintetizzare proteine), il Proteoma (l’insieme delle proteine e di Metaboloma (l’insieme dei metaboliti presenti nella cellula. Le scienze Omiche come genomica, trascrittomica, proteomica, metabolomica costituiscono una nuova scienza chiamata “la Biologia di sistema”

A cosa servono le Scienze Omiche? Dallo studio del DNA alla medicina di precisione

La conoscenza di queste discipline porta allo sviluppo in medicina delle terapie personalizzate proprio perché basate sulle caratteristiche genetiche, quindi uniche, per ciascuna persona.

Immaginiamo ad esempio una persona che ha una cefalea e prende dei farmaci antidolorifici, un’altra persona ha lo stesso problema e prende gli stessi farmaci ma il mal di testa non gli passa. La motivazione risiede:

a- l’efficacia del farmaco può cambiare da persona a persona, in funzione del principio attivo del farmaco e del dosaggio

b- come, in particolare, la posologia ottimale e più sicura dipende dalla velocità del metabolismo

c- a quali fattori genetici sono dovuti gli effetti indesiderati dei farmaci

d- che cosa si intende per “medicina di precisione”

e- come stili di vita sani, a parità di condzioni, possano consentire un dosaggio inferiore ma ugualmente efficace

e- Come traguardo della terapia personalizzata per tutti, al quale si lavora da alcuni anni, sia l’obiettivo operativo della prossima generazione dei medici.   

In cosa consiste la medicina di precisione?

Essa è la profilazione omica la quale tratta diverse malattie come l’oncologia ovvero lo studio dei tumori, le malattie rare, la bioinformatica e la farmacogenomica. Questi sono innovazioni cliniche con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure e dei risultati per i per pazienti.

Ad esempio se uno deve indossare un abito su misura, va dal sarto che  prende le misure e gli cuce addosso un vestito che è perfetto per l’individuo, se noi immaginiamo i farmaci di precisione essi funzionano come il sarto (che cuce addosso il vestito).

Attraverso la profilazione omica che abbiamo detto consiste nella genomica, precisamente nella farmacogenomica, che sono farmaci che vengono costruiti a misura di persona cioè ogni persona ha un suo farmaco sintetizzato e costruito per il suo DNA, per le per la tipologia dei suoi metaboliti  cellulari, delle sue proteine, della precisione omica.

Quindi della profilazione omica che analizza il genoma, il trascrittoma, il proteoma ,il metaboloma e l'epigenoma  (l'epigenoma "dice" ai geni quando e come essere letti, senza cambiare la loro struttura fondamentale)  è uno strumento fondamentale per comprendere la biologia individuale e identificare marcatori molecolari utili nella diagnosi precoce e nel trattamento personalizzato e nel monitoraggio delle malattie.

 

Per scrivere questo blog ho consultato un lavoro della Prof.ssa Sabrina Rita Giglio, Professore ordinario di Genetica Medica, Università degli Studi di Cagliari

 


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