giovedì 26 giugno 2025

Il dolore serve all'uomo?

 

Quando l'uomo iniziò a muovere i primi passi sulla terra, tralasciando l'aspetto evolutivo dall'Austropithecus all'Homo Sapiens, a noi filogeneticamente vicinissimo, nonostante l'AI (intelligenza artificiale), il dolore è stato sempre oggetto di studio, di interesse, di superstizione e di paura. Il pittore Caravaggio, un genio della pittura nel Cinquecento, dipinse un capolavoro, il "morso del ramarro" in cui viene rappresentata con straordinaria bellezza, come una istantanea fotografica, la reazione violenta, psicologica dell'improvviso dolore.

Sempre in quel periodo, John Milton, poeta, scrittore, filosifo, saggista, teologo, nella sua opera magna, "Il Paradiso Perduto”, solo in dieci volumi, poema biblico, definisce il dolore in termini drammatici. Infatti sono i demoni che scacciati dal paradiso, si sono rifugiati nel corpo dell'uomo, per continuare a lottare contro DIO.

Sempre in quel periodo un grande filosofo francese, molto noto in epoca remota da me studiato ai tempi del liceo, Renè Descartes detto Cartesio famoso anche per l'incipit "Cogito ergo sum" "SE penso esisto", col compagno di scienza, Galileo Galilei iniziatori della rivoluzione scientifica, si occupa degli studi anatomo-fisiologici, nel trattato "De Homine" pubblicato post mortem nel 1650, che è il primo trattato di fisiologia (disciplina scientifica che studia il funzionamento degli organismi viventi) delle sensazioni dell'uomo, della vita di relazione.

Nel 1906 il premio Nobel della Medicina fu assegnato allo spagnolo Ramon Y Cayal (1852-1934) per lo studio delle vie anatomiche della sensibilità tattile, e al nostro Camillo Giorgi che scopri l'apparato cellulare, il reticolo, ignoto a quei tempi, attraverso l'impregnazione delle cellule con sali di argento, e Cayal riuscì attraverso questa tecnica a dimostrare la via del percorso dell'impulso dolorifico.

Oggi gli studi sul dolore sono diventati una nuova disciplina che si chiama "Algologia" dal greco algos che significa dolore.

I progressi in medicina attuali, attraverso la diagnosi e la terapia del dolore fortunatamente molto avanzate permettono la guarigione di quelle sindromi dolorose, una volta incurabili.

Il problema del dolore già ai tempi del filosofo greco Aristotele che lo definiva "una emozione opposta al piacere" e Cartesio "un campanello di allarme che avverte l'anima di un pericolo imminente" resta sempre un fenomeno di una complessità in gran parta ancora misteriosa. 

Ma il dolore serve all'uomo? La risposta è assolutamente sì, perché è una forma di allarme, di difesa, perché avverte quando da qualche parte dell'organismo vi è una lesione. Immaginate se non vi fosse una via del dolore cosa può succerebbe ad una persona ... si muore il più delle volte. 

Purtroppo, esistono casi per fortuna rari, di persone che sono affette da analgesia congenita ossia di persone che dalla nascita non percepiscono dolore per difetti nelle vie di trasmissione dell'impulso. Questi infelici non hanno molto da vivere. Si può morire di dolore (pensate anche sotto tortura) ma anche in sua assenza. Non riguarda solo gli uomini e gli animali, ma anche le piante, i fiori, gli esseri viventi in toto.

Il dolore e il suo controllo, quindi, fanno parte di un grande sistema di regolazione, che i fisiologi chiamano "Omeostasi" che provvedono a mantenere in vita l'individuo e il suo equilibrio.

 

 

lunedì 2 giugno 2025

L'oliva CORATINA cosa ha di SPECIALE?


 

Sono numerosi gli studi e le ricerche scientifiche che confermano gli effetti benefici dell’Olio Extra Vergine di Oliva, l’olio di Coratina è però in cima alla classifica. La Nutraceutica (ovvero la scienza che utilizza la nutrizione e la farmacologia praticamente il cibo che si comporta anche da farmaco), secondo l’EFSA (European Food Safety Authority) stabilisce che un olio EVO contenga almeno 350 mg /kg di composti fenolici per poterlo definire nutraceutico, il quantitativo rilevato generalmente nella Coratina, è di 700/1000 mg/kg.

La Coratina è dunque la cultivar in cui sono presenti composti naturali, polifenoli, vitamine, grassi insaturi, tanto che possiamo affermare che quest’ olio è importante per il nostro organismo.

I polifenoli sono antiossidanti naturali, di cui la coratina è ricchissima, sono molecole fitochimiche che si trovano nella polpa dell’oliva di Coratina e raggiungono il picco quando si estrae l'olio quando l'oliva e nel grado di maturazione di invaiatura ossia e di color verde violetto.

Grande attenzione deve essere posta nella raccolta e di Frantoi che utilizzano delle moderne tecnologie di estrazione e che devono entro max 24 ore dalla raccolta, provvedere all’estrazione dell'olio, previo lavaggio delle olive, con frangitori a martello non più molazze, gramolatura ed estrazione e separazione dall'acqua e sansa a temperatura che non deve superare mai i 30° la cosiddetta estrazione a freddo. Così, i polifenoli si trasferiscono nell’olio. I polifenoli svolgono delle azioni importantissima per la nostra salute:

A cosa servono? quale funzione svolgono nel nostro organismo?

-Essi combattono il colesterolo “cattivo” ovvero la frazione del colesterolo LDL -Proteggono il sistema cardiovascolare,

-Contrastano l’invecchiamento cellulare, proteggono sia le cellule del corpo dai danni dei radicali liberi che sono autentici killer.

-Da studi recenti, riducono il rischio di sviluppare patologie e malattie degenerative del sistema nervoso come l'Alzheimer, non solo ma combattono anche la formazione di cellule cancerogene.

Nella coratina c'è un polifenolo molto speciale si chiama OLEOCANTALE:

L'oleocantale è un composto presente in abbondanza nell'oliva coratina, da all'assaggio un pizzicore alla gola ed anche delle note di amaro, e sentore di carciofo; le proprietà dell'oleocantale sono antinfiammatorie e antiossidanti, ha la stessa funzione del un composto farmaceutico chiamato ibuprofene, infatti da quest'olio si ricava un farmaco che è un potente antinfiammatorio il "brufen".

Addirittura, negli Stati Uniti l'olio della coratina viene venduto in farmacia in confezione da 100 ml, perché viene ritenuto un farmaco naturale, antiossidante ed antinfiammatorio per la presenza appunto dell'olio cantale che insieme agli altri polifenoli, proteggono il nostro corpo da agenti esterni fungendo da antinfiammatori e antivirali.

L'olio di oliva è molto ricco di acidi grassi monoinsaturi in particolare quello che si chiama acido oleico grazie a questa sua caratteristica ed alla particolare composizione in acidi gassi è uno dei condimenti migliori per il monitoraggio dei livelli del colesterolo cattivo LDL, nel sangue l'acido oleico riduce questi livelli di questo colesterolo senza intaccare la frazione del colesterolo buono che è la frazione HDL.

Purtroppo non tutti gli oli in vendita sono veri extravergini; vi sono molte truffe che, a parere mio, "sono permesse". Il consiglio è di comprare oli da ditte serie, affidabili. Diffidate dal comprare olio che è in vendita in bottiglie trasparenti a 2 o 3 euro al litro! Questo è un olio raffinato o deodorato ossia viene tolta la puzza del rancido o della morchia mediante l'aumento della temperatura o con procedimenti chimici, l'olio ottenuto è bianco trasparente come l'acqua e lo si colora con clorofilla che sembra essere cancerogena. Questo pseudo olio non ha polifenoli, vitamine, acidi grassi.

Quanto olio EVO si può consumare al giorno? il minimo è 20 grammi (corrispondenti a 2 cucchiai) dai 20 ai 40 grammi che sono 4 cucchiai.  40 grammi è il massimo che si può utilizzare soprattutto quando si consuma un olio con un alto grado di polifenoli oppure in quei casi in cui  si devono sfruttare le proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti.

Per friggere bisogna usare sempre l'olio extravergine di olivo del tipo coratina perché l'olio della coratina ha il più basso punto di fumo nelle fritture. L'olio di semi è quello che ha il più alto punto di fumo ed è quello che danneggia molto il sistema circolatorio perché si formano composti acrilici che sono molto dannosi per il nostro organismo, soprattutto per il sistema cardiocircolatorio e per il sistema epatico.

Come fare il carico di polifenoli? 

La Coratina è un vero e proprio elisir per la nostra salute!

Concludo con i versi di Tonino Bello

 

Olio fluente che sembra gemere ancora

sotto la stretta dei frantoi ...

Olio che inonda ,come gli antichi trappeti,

tinozze di legno con carico di tristezze.

 

 

giovedì 29 maggio 2025

L'oliva "Coratina" e la sua storia


 “Cantami o diva della secolar pianta dell'ulivo della coratina” - 

Così il sommo poeta invocò la musa dopo aver assaporato su una fetta di buon pane "bruschettato" intinto di oro verde di olio della coratina.

Nelle diverse varietà nel panorama delle olive pugliesi, le cultivar di ulivi distribuiti geograficamente dal Gargano al Salento nelle sei province tutte con cultivar diverse e oli diversi. Basti pensare dal Nord Barese (Andria, Corato, Bisceglie, Trani, Barletta, San Ferdinando Di Puglia, Cerignola, Ortanova, fino a Foggia) oltre  l'80% dell'olio prodotto è Extravergine il cui acronimo è EVO (Extra Vergin Oil).

L'oliva coratina prende il nome dalla città di Corato, un paese in provincia di Bari la cui origine è molto antica.

L'origine della pianta dell'ulivo oléa europea è l'oleastro i primi rilevamenti fossili datano a qualche millennio di anni fa l'origine della pianta uno storico greco Erodoto riteneva che solo ad Atene e nessun altro posto ci fossero gli ulivi.

Secondo la mitologia greca fu la dea Atena a piantare il primo ulivo albero che avrebbe dato col suo succo a tutti gli uomini un succo meraviglioso per i Greci. Infatti l'ulivo era una pianta sacra a tal punto che se qualcuno lo sradicava o lo danneggiava era punito con l'esilio.

Nel neolitico siamo a 5000 anni a. C. si trovano in terra di Puglia nei paesi di Torre a mare e sud di Brindisi le piante le prime piante di ulivo che attestano che già a quell'epoca si coltivavano e già da allora l'alimento era di importanza fondamentale per gli uomini della Puglia.

Alcuni ritrovamenti sono stati fatti per dei reperti con scene di raccolta e produzione di olive su alcune monete che raffigurano foglie e rami d'ulivo, monete coniate a Messina Taranto e Crotone.

I Romani facevano largo uso di olio, perché avevano imparato a utilizzarlo per la cura del corpo, uomini, donne, grandi, piccini, malati e sani tutti usavano l'olio anche diverse volte al giorno; veniva utilizzato come detergente o come unguento facendo degli infusi con foglie di fiori o di piante profumate. L'olio era anche utilizzato anche come mezzo di illuminazione per lampade e lucerne e di questo si ha testimonianza di navi affondate nei mari del Mediterraneo.

I Latini dicevano "olia prima omnium arbrum est" l'ulivo è il primo di tutti gli alberi. Uno dei più grandi esperti dell'agricoltura di quei tempi un certo Columella, coniò questa frase, anche la Bibbia una delle fonti più antiche ci parla dell'esistenza dell'ulivo nella Genesi. Infatti si narra che Noè approdato sul Monte Arat dopo il diluvio universale, fece uscire dall'arca una colomba che tornò a lui sul far della Sera con un ramoscello di ulivo in bocca nel becco.

Tucilide altro storico greco, addirittura ci dice che i popoli del Mediterraneo cominciarono ad uscire dalla barbarie quando cominciarono a coltivare l'ulivo e la vite.

L'ulivo è stato introdotto a partire dall'ottavo secolo a.C. con la colonizzazione greca dell'Italia meridionale in quella zona chiamata Magna Grecia e che saranno poi i romani a divulgare e a diffondere in tutto l'impero la coltivazione dell'ulivo il quale finirà di assumere un ruolo sempre più importante per l'economia dell'impero.

La Puglia è la prima Regione come numero di piante e come produzione di olio in Italia.

Nel prossimo articolo si parlerà di cosa ha di ha di speciale l’oliva coratina.

lunedì 12 maggio 2025

Le Nuove Frontiere della Medicina: Scienze Omiche


 

Le scienze “omiche” (termine di origine sanscrito “om” che significa completezza e pienezza,) sono discipline che utilizzano tecnologie di analisi con produzione di notevole numero di dati di diverse discipline che sono: la “Genomica” questo termine è stato usato negli anni ottanta del secolo scorso, che utilizza tecnologie per studiare il genoma cioè il sistema dei geni presenti nella molecola della vita che è il DNA. 

Questo termine è stato utilizzato da Hans Winkler la prima volta nel 1920 fondendo il termine gene e il suffisso oma da om. Quindi Genoma rappresenta l’insieme dei geni di un individuo e la genomica e la scienza che studia e misura il sistema dei geni. Il primo sequenziamento completo del genoma avvenne nel 1995 per opera di un gruppo di scienziati (Fleischmann, Adams,White) che scoprirono e sequenziarono il genoma di un virus, l’Haemophilus Influenzae.

Nasce così l’era del sequenziamento completo della molecola della vita ossia il DNA (Acido Desossi Ribonucleico).Si pensava in un primo tempo che ci sarebbero voluti molti anni per il sequenziamento completo ma l’evolversi della tecnologia informatica e dei computer ultra veloci e il contemporaneo, miglioramento dei supporti informatici, si sono ottenute misurazioni di un enorme numero di specie molecolari presenti nella cellula, che hanno permesso di comprendere il funzionamento di un sistema biologico. 

È avvenuta una vera rivoluzione, si è rapidamente compreso che la sequenza genica del DNA di un organismo non è sufficiente da sola per comprendere come funziona un organismo vivente, può solo indicare la probabilità che possa funzionare in determinato modo, perché non tiene conto degli effetti dell’interazione con l’ambiente circostante nel suo complesso. Su questa base, cambia la visione del sistema vivente che deve ora considerare un flusso unidirezionale tra un gene, un trascritto, una proteina, un metabolita, quindi livelli diversi,” e l’ambiente esterno.

Oltre il Genoma sono stati definiti altri termini il Trascrittoma (l’insieme degli RNA messaggeri cje all’interno di una cellula riportano l’informazione che registrano nel nucleo dal DNA che non può uscire dal nucleo così mentre l’RNA messaggero lo può fare e dare così le istruzioni ad esempio per sintetizzare proteine), il Proteoma (l’insieme delle proteine e di Metaboloma (l’insieme dei metaboliti presenti nella cellula. Le scienze Omiche come genomica, trascrittomica, proteomica, metabolomica costituiscono una nuova scienza chiamata “la Biologia di sistema”

A cosa servono le Scienze Omiche? Dallo studio del DNA alla medicina di precisione

La conoscenza di queste discipline porta allo sviluppo in medicina delle terapie personalizzate proprio perché basate sulle caratteristiche genetiche, quindi uniche, per ciascuna persona.

Immaginiamo ad esempio una persona che ha una cefalea e prende dei farmaci antidolorifici, un’altra persona ha lo stesso problema e prende gli stessi farmaci ma il mal di testa non gli passa. La motivazione risiede:

a- l’efficacia del farmaco può cambiare da persona a persona, in funzione del principio attivo del farmaco e del dosaggio

b- come, in particolare, la posologia ottimale e più sicura dipende dalla velocità del metabolismo

c- a quali fattori genetici sono dovuti gli effetti indesiderati dei farmaci

d- che cosa si intende per “medicina di precisione”

e- come stili di vita sani, a parità di condzioni, possano consentire un dosaggio inferiore ma ugualmente efficace

e- Come traguardo della terapia personalizzata per tutti, al quale si lavora da alcuni anni, sia l’obiettivo operativo della prossima generazione dei medici.   

In cosa consiste la medicina di precisione?

Essa è la profilazione omica la quale tratta diverse malattie come l’oncologia ovvero lo studio dei tumori, le malattie rare, la bioinformatica e la farmacogenomica. Questi sono innovazioni cliniche con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure e dei risultati per i per pazienti.

Ad esempio se uno deve indossare un abito su misura, va dal sarto che  prende le misure e gli cuce addosso un vestito che è perfetto per l’individuo, se noi immaginiamo i farmaci di precisione essi funzionano come il sarto (che cuce addosso il vestito).

Attraverso la profilazione omica che abbiamo detto consiste nella genomica, precisamente nella farmacogenomica, che sono farmaci che vengono costruiti a misura di persona cioè ogni persona ha un suo farmaco sintetizzato e costruito per il suo DNA, per le per la tipologia dei suoi metaboliti  cellulari, delle sue proteine, della precisione omica.

Quindi della profilazione omica che analizza il genoma, il trascrittoma, il proteoma ,il metaboloma e l'epigenoma  (l'epigenoma "dice" ai geni quando e come essere letti, senza cambiare la loro struttura fondamentale)  è uno strumento fondamentale per comprendere la biologia individuale e identificare marcatori molecolari utili nella diagnosi precoce e nel trattamento personalizzato e nel monitoraggio delle malattie.

 

Per scrivere questo blog ho consultato un lavoro della Prof.ssa Sabrina Rita Giglio, Professore ordinario di Genetica Medica, Università degli Studi di Cagliari

 


mercoledì 23 aprile 2025

I cibi ultraprocessati sono SICURI?

 
Secondo la definizione scritta dalla Direttiva del Consiglio 89/107/CEE un additivo alimentare è:

Qualsiasi sostanza che aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli alimenti, si possa ragionevolmente presumere che diventi un componente di tali alimenti.

Gli additivi naturali o artificiali sono costituenti di molti prodotti alimentari industriali. Questi prodotti per lo più chimici, cosiddetti “estetici” che non hanno nessun valore nutrizionale, ad esempio colorano di rosso la carne, i salumi, con i nitriti e i nitrati, che sotto la luce fluorescente del bancone frigo, li fa apparire rossi come se la carne fosse stata macellata da pochi giorni. 

Altro uso di questi prodotti ossia i nitriti e i nitrati è che sono pericolosi per la salute perché sono, ad alte dosi, cancerogeni.

Gli additivi inoltre, hanno la funzione di prolungare la data di scadenza, a volte anche  di mascherare con inganno alcuni ingredienti di alto valore nutritivo con materiale piuttosto scadente. 

Eclatante il caso di alcune insalate di mare, vendute in vaschetta nel banco frigo di alcune GDO (grosse catene della grande distribuzione  dei super e ipermercati) dove spesso presentano in una insalata di mare,  un gambero o una mazzancolla, che è un” Transgender” ovvero non ha nessuna parentela sia con i gamberetti e sia con una mazzancolla. E' frutto di una alchimia magica.

Il pesce è realizzato da scarti di merluzzo, fasciato con delle strisce rosse, colorate con una dose abbondante di addensante, strisce che facilmente si staccano, cosa che nel gambero o nella mazzancolla non avviene perché la fascia è integrata  con la parte  bianca dell’animale chimicamente. Si tratta di un addensante  della classe E 432 e successivi E 433 ecc. Il costituente è un composto chimico il polisorbato (20,40,60,65) sono i tipi, confezionato come se fosse un Gambero. Stessa cosa avviene col Sushy dove viene utilizzato un  pesce di scarsa qualità. Se provate a staccare dallo pseudo gambero la striscia rossa si stacca facilmente. Oltre al reato di truffa al consumatore, se viene citata la presenza del gambero, la cosa più eclatante sono gli additivi che sono sotto indagine per la loro pericolosità, assuefazione e sospetta cancerogenità. Tra gli additivi alimentari, che sono diversi vediamo quali sono e a cosa servono

1)     Emulsionanti servono ad unire ingredienti che non sono mescolabili tra di loro si trovano nel cioccolato e anche nel latte.

2)      Addensanti si trovano nelle carni scatola nei budini nello yougurt, nelle salse hanno l'effetto di aumentare la viscosità di un prodotto (GELATINOSO, COLLOSO)

3)Stabilizzanti permettono il mantenimento dello Stato fisico chimico di un alimento come ad esempio il gelato confezionato

4)Gelificanti; Formano un gel che dà consistenza all’alimento ad esempio è la gelatina alimentare

5)Edulcoranti o dolcificanti, sono sostanze utilizzate per addolcire i cibi le bevande ed altri prodotti alimentari generalmente vengono utilizzati come alternative allo zucchero in particolare per ridurre l’apporto calorico per le persone come i diabetici. Gli edulcoranti possono essere naturali o chimici sintetici e hanno un potere dolcificante molto più dello zucchero. 

 Grande attenzione bisogna utilizzare soprattutto per i dolcificanti sintetici come l’aspartame, il sucralosio, la saccarina e il ciclammato ,che con  potenziali associazioni inducono  l’insorgenza dei tumori negli animali, per cui è preferibile non utilizzarli mai o al limite saltuariamente. Quando parliamo di cibi ultra ultra-processati, pensiamo a cibi come gli hamburger, Wrustel, cibi ipercalorici che sono tipici della cultura alimentare delle grandi catene di fast food americane e non solo.

La domanda nasce spontanea ma quali sono i tipi i cibi ultra processati ? Sono tutti quei cibi che hanno subito diversi processi di trasformazione industriale partendo da un cibo base, questi processi industriali modificano completamente il cibo di partenza. Molti vengono modificati nella struttura fino a cambiarli completamente.

Rientrano nell’elenco di questi prodotti, falsamente salutari, le merendine, le patatine fritte, le caramelle gommose,i cioccolatini industriali, biscotti e dolci industriali, le bevande zuccherate ed energetiche, molti prodotti da fast food, pesce e carne trasformati come i wurstel, le polpette, i bastoncini di pesce, le salse e i condimenti industriali, la maionese, le zuppe, le salse, minestrine e risotti pronti, le pizze surgelate, le creme spalmabili eccetera.

Da attenzionare sono anche gli omogenizzati per cui avviso le neomamme di leggere le etichette se ci sono addensanti,perchè  i danni che compiono nei bimbi in fase di accrescimento e le malattie che ne scaturiscono a livello immunologico sono gravi e di questo  ne parlerò in seguito.

Ricapitolando quindi, meno ingredienti ci sono in un cibo industriale più salutare è il cibo. Il cibo fresco, la frutta sono senza additivi quindi salutari.

Scrivendo questo articolo, ho fatto un viaggio a ritroso nella mente, un remake del film “Ritorno al Futuro” riadattandolo col “Ritorno al Passato” di quando da bambino c’era una fratellanza tra bambini sul tipo di merendina da consumare, c’era una uguaglianza “sociale” nel comportamento alimentare.

Una fetta di pane (fatto in casa dalla mamma) con una “croce di olio extravergine di oliva” cultivar coratina, questa era la base, le aggiunte "speciali" del tipo una spremuta di un paio di pomodorini "appesi" (si facevano delle corone di pomodorini raccolti in estate e si apppendevano in alto sopra la porta o portone di ingresso delle case e si consumavano d'inverno) , oppure un extra condimento sulla fetta di pane tagliata da una estremità e scavata all’interno togliendo la mollica,  riempita di cime di rapa stufate e benedetta da una croce di olio; in alternativa per i più furbi la solita fetta di pane con croce d’olio e un pizzico di zucchero, facsimile delle moderne brioches, cornetti con la differenza che quest’ultimi sono cibo “spazzatura..”

Vi posso garantire che di questa gioventù,  nessuno di noi abbia mai sofferto di problemi immunologici a livello intestinale e quindi passibili di esaminare la eventuale presenza di malattie a carico dell’intestino (Morbo di Crohn).

Come facciamo a distinguere se un cibo è Ultraprocessato o processato?

Non si tratta di intraprendere una causa giudiziaria ma basta imparare a riconoscere alcuni segni. Gli alimenti processati sono semplici nel senso che sono costituiti generalmente da pochi ingredienti, aggiungendo sale olio, o zuccheri o altri ingredienti come burro o miele ad alimenti freschi come sono presenti in natura, oppure legumi, carote e di questi ricordiamo frutta, verdure e legumi in scatola, formaggi, pane, pesce in scatola bevande alcoliche come vino e birra. 

I cibi ultra processati a differenza di quelli processati hanno in più additivi siglati con la lettera E seguita da un numero di tre cifre tipo E432 e successivi. Ci sono molti studi che evidenziano la nocività legata ai cibi ultra processati. I più recenti hanno messo in evidenza che c'è un rischio notevole di malattie che sono collegate a disfunzioni del sistema immunitario ovvero malattie come la colite ulcerosa, la celiachia, il morbo di Crohn, la colite ischemica, il lupus, il diabete di tipo 1 e addirittura la sclerosi multipla.

Come mai si hanno queste malattie?

 Il motivo è perché viene alterato il microbiota intestinale che è una pellicola di batteri buoni, bravi e generosi che vengono distrutti da questi coloranti tra cui uno pericolosissimo che si chiama biossido di titanio per cui la mucosa intestinale perde lo strato isolante per il passaggio delle scorie che finiscono quindi a contatto con le cellule sottostanti adibite all'assorbimento, innescando una elevata risposta di tipo infiammatorio e non solo.

Se il consumatore impara a non utilizzare cibi ultra processati, segnala a chi li produce di non gradire il prodotto che magicamente scompare dagli scaffali nella speranza che non inventano schifezze peggiori

mercoledì 2 aprile 2025

Perché il COLESTEROLO ha in antipatia il cuore



Il colesterolo, depositandosi sulla parete interna delle arterie e in particolare, delle arterie del cuore determina, la formazione della placca aterosclerotica.

Questo processo si instaura lentamente in un modo abbastanza subdolo, quasi sempre si presenta in maniera poco evidente con pochi o addirittura assenti sintomi.

Se il soggetto è un diabetico i rischi di un infarto sono molto alti indipendentemente dal colesterolo totale del soggetto, perché in questo caso è il diabete il veicolo che trasporta quel poco colesterolo così detto cattivo (LDL) nelle coronarie che, otturate, non svolgono più la funzione di irrorare il tessuto cardiaco e predispone all’infarto del miocardio. 

Questo processo legato all’invecchiamento si chiama aterosclerosi, ma fortunatamente si può controllare purché alla base vi siano corretti abitudini alimentari e un sano stile di vita, caratterizzato, oltre che dal mantenimento dei valori del colesterolo nel sangue anche dal controllo della pressione arteriosa, dall’eliminazione del vizio del fumo e della  sedentarietà che deve essere eliminata, oltre alla riduzione dell’alcol e dello stress in generale. 

Quali sono i termini che dobbiamo sapere per regolarci nell’abbassamento del colesterolo? 

Il colesterolo è un lipide termine scientifico che usano medici e chimici nel classificare o nell’indicare i grassi. Quelli più importanti che troviamo nel sangue, sono i trigliceridi ed il colesterolo. Il colesterolo è importante perché entra nella formazione delle cellule, nella sintesi di alcuni ormoni e diventa pericoloso quando supera certi livelli nel sangue innescando un processo che comporta un invecchiamento delle arterie che perdono una funzione importante ovvero l’elasticità.

Aterosclerosi: è la malattia vera e propria che ci riscontra già nei giovani di vent’anni col tempo la malattia progredisce anche se il soggetto non avverte alcun disturbo. 

Negli anni 60- 70 negli Stati Uniti d’America si riscontrò che moltissimi giovani di età compresa fra i 16,18,20 anni, improvvisamente morivano d’infarto, il problema divenne tale che cominciarono degli studi e nelle autopsie si riscontrava un cuore vecchio come uno di un ultrasettantenne.

Gli studi epidemiologici portarono ad una semplice considerazione che  era il sistema di vita di questi giovani basato su una alimentazione “scorretta”, ossia molto ricca di grassi cosiddetti saturi provenienti da carne rossa, fritture con burro margarina, alcool, assenza di attività fisica, alimentazione ricca di quel colesterolo chiamato LDL (liproteina a bassa densità) e soprattutto di una frazione di queste che si definiscono  LDL ossidate che si depositano nel cuore e a lungo andare provocano l’infarto del miocardio che è il tessuto muscolare  del cuore. 

Il colesterolo totale è fatto da frazioni diverse di lipidi, ossia il colesterolo HDL che significa ad alta densità è quello che viene definito buono perché ha la funzione dello spazzino che pulisce le incrostazioni di colesterolo cattivo l’LDL che si attacca internamente alle arterie come un tubo incrostato di calcare che non fa defluire correttamente l’acqua. 

L'accumularsi nelle arterie dà luogo alla placca aterosclerotica. Ultimamente è stato formulato dagli studiosi del problema l’ipotesi che “piccole gocce di grasso”, formato da colesterolo LDL si introducano nelle arterie fine della più tenera età addirittura pochi anni di vita, che determinano le prime lesioni aterosclerotiche chiamate strie lipidiche.

Infatti l’incrostazione della placca restringe il diametro dei vasi e fa arrivare meno sangue sia al cuore che al cervello esponendo al rischio di infarto e ictus; d’altra parte rendere meno elastiche le pareti delle arterie con il rischio di un grave danno che comporta l’aumento della pressione arteriosa. 

Il dato preoccupante è che un elevato valore di colesterolo non può determinare tutto ciò ma sono le LDL elevate, quelle ossidate a generare il problema, con un HDL basso (il cosiddetto colesterolo buono) a provocare i danni al nelle arterie cioè a favorire la formazione delle lesioni nelle arterie e soprattutto la loro progressione.  Attenzione però, non è solo ciò, a tale situazione si aggiungono anche altri fattori di rischio che sono il fumo, il diabete. l’ipertensione, l’obesità, la vita sedentaria, che amplificano il rischio di infarto. 

Qual’ è il valore ottimale della colesterolemia? Il valore ottimale deve essere generalmente, per il colesterolo totale, inferiore ai 150 per un soggetto sano con valori di LDL a 120 mg/dl e per il colesterolo HDL ideale è per valori intorno ai 70 mg. 

Per un soggetto infartuato le LDL devono essere massimo 50 mg/dl, e per l’HDL maggiore di 50. Il nostro cuore è una magnifica macchina muscolare capace di pompare oltre 7000 litri di sangue al giorno e come tutti i muscoli ha bisogno di trarre dal sangue ossigeno ed energia. 

Questo sangue viene distribuito attraverso le arterie coronarie  in tutto l’organismo, però se questi vasi si chiudono la pompa cuore rischia di fermarsi per mancanza di carburante e se il sangue non arriva alle cellule, il muscolo cardiaco fa fatica a compiere il suo lavoro provocando dolori che partono dietro lo sterno e salgono alla spalla sinistra, allo stomaco, al braccio sinistro, sono  dolori anginosi e sono sintomi premonitori, e mancando ossigeno ed energia le cellule del muscolo cardiaco muoiono e si dice vanno in necrosi per mancanza delle sostanze nutritive e di ossigeno. Il cuore si ferma in maniera anche irreversibile questo si chiama “Infarto del miocardio”.

L’arteriosclerosi oltre all’infarto combina altri guai infatti può colpire il più grosso vaso che abbiamo nel nostro organismo che si chiama Aorta dove si creano pericolosi “aneurismi” che sono rigonfiamenti del vaso (la camera d’aria di una gomma di una bicicletta quando si forma una bolla) che può rompersi in altri casi si possono avere le trombosi cioè sangue non defluisce e provoca provocare un trombo (che è un ammasso di globuli rossi, piastrine globuli bianchi una specie di pallina) che oltre ad arrivare al cuore, può arrivare al cervello e causare in un ictus oppure il sangue non arriva poco o del tutto agli arti inferiori, causando  dolori e la mancanza di sangue all’estremità provoca la cancrena agli arti col rischio di una amputazione. 

Lo stesso dicasi se il sangue non arriva al cervello si hanno vertigini, turbe della memoria e nel caso più grave l’ictus cerebrale. È chiaro che tutto questo avviene soprattutto grazie al colesterolo ma ci sono anche altre cause ma è importante tenerlo a bada. 

Dagli studi epidemiologici se si escludono i tumori nel loro complesso, l’impatto di un valore alto rappresenta la prima causa di morte in Italia, colpisce sia gli uomini che le donne e gli uomini ne sono più colpiti in età più precoce. Il numero di infarti nel nostro paese è aumentato dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni 70 in correlazione con il boom economico ossia l’industrializzazione e con il cambio delle abitudini alimentari. 

Ricordo che nel nostro paese quando negli anni 60-70, le malattie cardiache erano rare e il discorso si fa chiaro guardando le abitudini alimentari. All’epoca si faceva uso di molte verdure, di poca carne rossa sostituita da legumi, frutta e olio extravergine di oliva che è una delle componenti essenziali contro il colesterolo LDL ed è ricco di HDL questo ci dice che non c’erano all’epoca prodotti alimentari ultra processati che acquistiamo nei supermercati non c’erano conservanti, coloranti chimici, anti ossidanti eccetera; non c’erano cibi con olio di Palma o di colza che sono ricchi di grassi saturi ovvero colesterolo LDL.

Se impariamo a leggere le etichette quando compriamo del cibo nei supermercati e troviamo olio di Palma olio, di colza che è il peggiore, additivi a base di zuccheri raffinati, non comprateli sono dannosi alla salute. 

C’è un problema che ora e mi piace sottolinearlo, siamo in un paese che fa parte dell’Europa dove ci sono persone o pseudo tali che hanno messo in dubbio addirittura “LA DIETA MEDITERRANEA”, addirittura passandola per cancerogena; della pericolosità del vino che può causare il cancro (è vero per gli alcolizzati) ma non per il whisky (che è un super alcolico che causa cirrosi epatica, ulcere, eccetera). 

Ricapitolando l’aumento del colesterolo può essere derivare da:

-cattiva alimentazione

-l’ipertensione arteriosa

-il fumo delle sigarette

-l’obesità

-il diabete

-lo stress

-l’eccesso di alcol 

-la sedentarietà. 

mercoledì 26 marzo 2025

PRIMAVERA POLLINI & ALTRE ALLERGIE

 

E’ PRIMAVERA ARRIVANO I POLLINI

L’immunologia è quella scienza che studia tutti i processi di difesa dell’organismo contro l’aggressione o il contatto con sostanze estranee. Una risposta immune avviene ogni volta che un antigene sostanza estranea capace di provocare una risposta immune, viene a contatto con un anticorpo, sostanza che reagisce specificatamente con un antigene 

Qual è la risposta di questa reazione: è quella di eliminare, distruggere, o neutralizzare l’antigene. L’allergologia virgola che è una branca della immunologia, studia specificatamente qu este reazioni che che l’organismo l’organismo manifesta quando viene a contatto con particolari sostanze quali gli allergeni: antigeni capaci di provocare una reazione allergica. Il termine allergia definisce un tra virgolette modo diverso di reagire inteso nei termini di ipersensibilità. 

Il significato di allergia deve essere inteso esclusivamente nel senso di iperattività immunitaria specifica verso sostanze, innocuo per soggetti normali, le quali determina nei soggetti divenuti reattivi, specifiche reazioni immunitarie, responsabili delle manifestazioni cliniche. Nella allergia vi è soltanto un aumento della normale sensibilità ad una sostanza che è ben differenziata ed alterata da quella normale. 

Le malattie allergiche sono notevolmente frequenti ed in continuo aumento probabilmente in rapporto ai fattori ambientali come ad esempio per le allergie da pollini che risentono del riscaldamento globale. Infatti la primavera risente molto dal riscaldamento globale, bastano solo 10 giorni di mancanza di gelate d’inverno per allungare di oltre un mese la stagione dei pollini. 

Si ha un anticipo di circa due settimane della primavera e quindi della fioritura e della produzione dei pollini che vengono trasportati dal vento e quindi inalati. L'allungamento del Vento e conseguente durata della produzione di polline, più o meno dello stesso periodo per l’autunno.

Quindi sono periodi in cui si hanno sintomi decisamente spiacevoli come naso che cola, occhi rossi, infiammazione, starnuti, conseguenze dovute alla presenza nell’aria di pollini che causano appunto queste allergie e che colpiscono una vasta fetta di persone.

Si parla in Italia di circa 10 milioni di italiani che ne soffrono e in particolare colpisce i  bambini asmatici e gli anziani particolarmente sensibili o con problemi respiratori. Allora l’aumento della temperatura e la mancanza di giornate senza gelo, fenomeno sopra citato di riscaldamento climatico, provoca uno stravolgimento del calendario dei pollini.  

Le piante con temperature calde, crescono e rilasciano i pollini che provocano allergie, che si prolungano non solo in primavera ma anche in autunno con l’effetto di un aumento complessivo della durata della stagione dei pollini di oltre un mese e mezzo. Le malattie allergiche, (comprendono anche l’asma) sono la patologia più comune e in continuo aumento. Il dibattito sulle cause di questo continuo incremento delle allergopatie è sicuramente aperto a vari ipotesi interpretative 

Difatti i fattori sono l’inquinamento ambientale, che aggrava i sintomi allergici ed aumenta la risposta immunitaria l’Ozono, che determina la comparsa di sintomi respiratori a livello bronchiale, il traffico urbano soprattutto dei grandi centri a causa del rilascio del particolato nelle automobili sia diesel che a benzina, lo smog ecc. ecc. 

Esiste una chiara correlazione tra gradi di esposizione allergenica e sviluppo di sensibilizzazione. Infatti molti studi hanno evidenziato che alti livelli di allergeni inducono una elevata prevalenza di soggetti sensibilizzati come ad esempio dagli acari (dermatofagoidi) o acari derivanti dalla la presenza di animali domestici in casa (forfora, peli di cani e di gatti) che sono responsabili dell’incremento di queste malattie allergologiche. 

Altri fattori sono il fumo di tabacco che determina lo sviluppo di allergie con sintomi respiratori, l’inquinamento domestico caratterizzato da un ambiente chiuso con tasso di umidità elevato, condizioni che favoriscono il ristagno di inquinanti legate al fumo alle cucine a gas eccetera. 

In allergeni domestici lo stile di vita dovuta alle molte ore trascorse in ambienti più o meno confinati che sono spesso inquinati e con alti livelli di allergie. 

Altri fattori sono quelli personali, la nutrizione soprattutto, dove vari fattori alimentari possono favorire lo sviluppo di allergie quale l’assunzione di cibi ultra processati, additivi, scarso consumo di vitamine, acidi grassi insaturi scarso utilizzo della dieta mediterranea.

Gli allergeni possono essere classificata in maniera diversa a seconda della loro origine:

Allergeni da inalazione: i pollini, i dermatofagoidi ed altri parassiti presenti nelle polveri ambientali derivati da origine animale, forfora, peli eccetera, spore fungine più raramente anche da farmaci che possono raggiungere l’organismo per via  inalatoria ad esempio per via aerosolica. Gli allergeni da inalazione, danno luogo nella grandissima maggioranza dei casi, a manifestazione clinica a carico delle vie respiratorie soprattutto rinite allergica (naso che cola) ed asma bronchiale.

Allergene da ingestione :alimenti di origine animale o vegetale sostanze chimiche diverse e farmaci. Gli alimenti che provocano più frequentemente manifestazioni a carico della cute e delle mucose come a orticaria o angioedema, ma possono dar luogo anche a sindromi gastrointestinali, respiratori o a  carico di altri apparati. 

Analogamente i farmaci, che oltre a condizioni morbose e sistemi, che possono causare shock allergico, od anche dar luogo a manifestazioni cliniche più varie soprattutto cutanee  eruzioni ponfoidi, eritematose, papule, respiratorie come sindromi bronco-asmatiche, rinite allergica ed ematologiche come immunocitopenie.

 Allergeni da iniezione e da puntura sono manifestazioni allergiche determinate dalla somministrazione di farmaci per via intramuscolare, o da quelle prodotte da punture di insetti come api e vespe e calabroni ,possono dar luogo a reazione locale generale anche di tipo di shock dovuta a sensibilizzare alle varie sostanze allergeniche presenti nei veleni stessi in particolare a soggetti esposti per motivi professionali come apicultori, e agricoltori.

Allergeni da contatto: sono sostanze chimiche diverse come cosmetici ,farmaci per uso topico, sostanze di origine vegetali, metalli come nichel che è presente in bigiotteria o in protesi (ginocchio, anca....)

LA POLLINOSI

Le pollinosi sono prevalenti sono dovute alle GRAMINACEE, PARIETARIA (Mix erbe), CIPRESSO,OLIVO,BETULLACEE,NOCCIOLO (Corylacae) COMPOSITE.

Tenendo conto della stagionalità dei pollini si hanno pollinosi pre-primaverili, primaverili-estive, estivo-autunnali. Le graminacee r la Parietaria (erba dei muri abbandonati) sono le più diffuse e posso esistere da in mono sensibilizzazione o associa in poli sensibilizzazione  insieme o con pollini arborei .L’olivo soprattutto nelle zone meridionali e insieme alla Parietaria, ha un periodo che inizia nel mese di Marzo e dura fino all’autunno.

ACARI

Gli Acari della polvere causano asma bronchiale e sono i Dermatophagoides (D1) sono presenti nei materassi di lana, (non in quelli di lattice) e si nutrono di scaglie di pelle morta, di residui alimentari.

Dermatophagoydes farinae(D2) acaro della farina, Dermatophagoydes microceras. Questi acari si trovano nei tappeti,nei tendaggi e dove c’è molta polvere.Chi ha una allergia agli acari deve eliminare i tappeti e i tendaggi e i materassi di lana. 

Altro tipo di acari da tenere particolarmente attenzionato è l’ARGAS REFLEXUS (la Zecca del Piccione) che ha un alto potere allergenico, che può  causare uno shock nei soggetti che subiscono diverse punture, sono molto resistenti e si stanno diffondendo visto l’alto numero di piccioni che circolano nei nostri paesi.

MICETI

I Miceti sono i funghi, nell’allergia da funghi l’allergene può essere la spora, l’antigene fungino presente nell’alimento, il fungo presente nel corpo come la Candida albicans. Nelle malattie respiratori il fungo ASPERGILLUS provoca l’Aspergillosi broncopolmonare allergica.

ALIMENTI

Le allergie alimentari si manifestano con ipersensibilità mediata-gastrointestinale ovvero Gastroenterite oppure l’alimento provoca la sindrome allergica orale (gonfiore delle labbra).

Manifestazioni cutanee tipica dell’Orticaria ed angioedema. Dermatite Atopica.

Manifestazione Respiratorie: Broncospasmo acuto, Asma (può presentarsi il rischio di anafilassi).

ALLERGENI DA CONTATTO

Le sostanze che possono dare allergie sono numerose e danno dermatite allergiche, vi sono metalli come il NICHEL,CROMO, Cosmetici, Fibre Tessili (Poliestere, lana). Detersivi, Farmaci per uso topico, Sostanze Vegetali.

ESAMI DEL SANGUE

DOSAGGIO DELLE IgE Totali (Prist)

Questo prelievo del sangue dosa la quantità di anticorpi IgE presenti nel siero di una persona allergica.

DOSAGGIO DELLE IgE Specifiche (Rast)

Il dosaggio delle IgE specifiche nel sangue permette di individuare e dosare l’allergene di un determinato presente nell’alimento. Vi sono alimenti che hanno allergeni che sono molto reattivi ad esempio latte, farina, pomodori, crostacei, pesce, fragole, ecc).

INTOLLERANZE ALIMENTARI: Dosaggio delle IgG degli alimenti.generalmente 102

 

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